Si parla spesso di ansia, disturbi d’ansia, attacchi di panico ma non sempre in una prospettiva utile per la salute e il reale benessere personale.
L’ansia è una condizione di attivazione psicologica e fisiologica accompagnata da un vissuto di tensione spiacevole; è dunque uno stato emotivo che insorge quando percepiamo situazioni di pericolo, di incertezza o siamo di fronte a scelte importanti che però creano conflitti interiori. è perciò importante comprendere che l’ansia è all’origine un segnale che ci serve per mobilitare le nostre risorse e orientarci nelle diverse situazioni, per poi agire nel modo più utile.
L’ansia diviene un problema quando, per varie ragioni, non siamo in grado di rispondere efficacemente a ciò che essa ci segnala: è allora che lo stato ansioso non trova soluzione nei nostri comportamenti e tende a protrarsi nel tempo. A quel punto se ne perde il significato originario e l’ansia viene vissuta come un peso insostenibile che richiede un urgente sollievo.
Purtroppo l’idea predominante assimila l’ansia a una “patologia”, per cui la soluzione prospettata più spesso è un farmaco ansiolitico, somministrato con l’intento di “curarla”. Gli ansiolitici (molto diffusi ma prescritti ed assunti con discutibile facilità), possono dare temporaneo sollievo attenuando l’intensità dell’ansia, tuttavia, dopo il breve periodo di assunzione, oltre ad avere effetti collaterali negativi sul funzionamento personale, producono dipendenza e soprattutto non incidono sulle cause psicologiche dell’ansia: hanno spesso l’effetto di un “coperchio chimico” che tappa temporaneamente un disagio che poi si ripresenterà. Se vogliamo invece incidere efficacemente su ciò che determina la nostra ansia, oltre che sui suoi effetti, è più utile e salutare concedere all’ansia che ci affligge un adeguato spazio di espressione, proprio per impedirne gli effetti cumulativi stressanti. Per farlo è necessario un contesto professionale appropriato: la consulenza dello psicologo mette a disposizione i qualificati strumenti per ottenere risultati anche immediati di benessere psicofisico. Anche nei casi di attacco di panico è possibile prendersi realmente cura di sé attraverso un lavoro psicologico personale che ha l’obiettivo di raggiungere un benessere più profondo e duraturo. Lo psicologo dispone anche di diverse tecniche che aiutano la persona a ridurre il livello di ansia ristabilendo un migliore equilibrio mente-corpo, ad esempio le tecniche di rilassamento progressivo, i sogni da svegli guidati, il training autogeno, ecc.; è comunque fondamentale che le tecniche utilizzate siano inquadrate in un percorso di consapevolezza della persona che procede verso la costruzione di nuovi significati e del benessere psicofisico.
Dott, Stefano Rossi