La teoria dei sogni di Perls segue la natura olistica della psicoterapia della Gestalt.
I sogni sono visti come proiezioni di parti di sé. Spesso si tratta di parti che sono state ignorate, rifiutate o addirittura soppresse. Uno degli scopi dell’ analisi del sogno nella terapia della Gestalt è quello di accettare e reintegrare queste parti.
Il sogno ha bisogno di essere accettato a pieno titolo- non spezzettato e analizzato al di fuori dell’esistenza.
Come in tutta la terapia della gestalt, l’analisi del sogno comporta un dialogo intenso e una messa in atto del sogno stesso. Il sognatore è invitato a entrare in dialogo con i vari aspetti del sogno. Il sognatore sarà anche incoraggiato a assumere la parte di alcuni elementi del sogno, in modo da agire il sogno partendo da quella prospettiva. Questo vale sia per gli oggetti inanimati come per gli quelli animati.
Così, per esempio, se si sogna di essere inseguiti attraverso un campo si potrebbe cominciare un dialogo in cui ci si rivolge all’inseguitore e si inizia a fargli delle domande. Poi si potrebbe prendere il posto dell’ inseguitore e iniziare a descrivere l’inseguimento da quel punto di vista. Questo processo potrebbe essere poi ripetuto dalla prospettiva di un albero che osserva l’inseguimento- una nuova prospettiva che potrebbe portare a comprensioni inaspettate.
Un fattore importante della teoria dei sogni di Perls è che poca o nessuna enfasi viene data ai simboli”universali”. Tutto il simbolismo è unico in quanto proviene dal sognatore e solo il sognatore può veramente interpretare. In questo modo l’analisi del sogno in gestalt elimina il concetto di analista come esperto.
L’idea che i sogni siano messaggi esistenziali, è stato fatto giustamente notare, è fuori sintonia con la terapia della Gestalt: ci dirige lontano dal reale, lontano dalla fenomenologia dei sogni e nella direzione di qualcosa a cui “ci si debba” riferire. Inoltre, come l’interpretazione preclude la scoperta dell’intenzione del sognatore nel fare proprio quel sogno, a favore dell’introiezione di una preesistente conclusione/soluzione riguardo al sogno stesso.
E’ per queste ed altre ragioni che generalmente, nella terapia della gestalt si evita l’interpretazione: essa favorisce l’introiezione inconsapevole (l’accettazione acritica e passiva di quanto detto dagli altri) e favorisce inoltre una relazione tra il terapeuta e la persona in terapia nella quale il primo incoraggio l’introiezione nel secondo. Questa concezione promuove l’autorità del terapeuta e la sottomissione della persona in terapia e lavora contro il primo intento della terapia: favorire la crescita dell’individuo. Infine l’interpretazione disturba il processo per il quale è l’individuo che scopre per se stesso la natura di ogni particolare sogno.
Lo staff